Prestiti a protestati autonomi,cos’è un prestito? Tutti coloro, e non, che hanno una minima conoscenza basica in economia sanno che i prestiti riguardano lo scambio di denaro.
I prestiti, in sè, sono delle operazioni di finanziamento a lungo termine che permettono di ottenere in anticipo una quota di denaro con l’obbligo di restituirla, maggiorata del tasso fisso di interessi, alla scadenza.
I prestiti, in generale, vengono sottoscritti con le banche e possono essere suddivisi in mutui o semplici prestiti personali.
Il mutuo ha come garanzia un immobile, in quanto viene sottoscritto con il fine di acquisire un determinato bene o servizio, in questo caso l’immobile.
Il prestito personale, invece, presenta un maggiore rischio per la banca in quanto è definito come credito al consumo, dato che è volto solo al consumo stesso della quota di denaro.
Per questo tipo di prestito, dunque, non è previsto un immobile come garanzia e per questo la banca richiede una sorta di garanzia personale, ovvero la firma di un fideiussore.
Costui si assume la responsabilità di un possibile inadempimento da parte del debitore.
Evidentemente, quest’ultimo tipo di prestito è più difficile da ottenere in quanto è maggiore il rischio per la banca di non ricevere il rimborso alla scadenza.
In generale, inoltre, la quota del prestito può essere scelta liberamente dal debitore, così come la durata.
Ovviamente tutto ciò deve restare entro i limiti stabiliti dalla legge.
Infine, il debitore può decidere se pagare le rate degli interessi con addebito diretto sul conto corrente oppure mediante il pagamento di bollettini postali.
Prestiti a protestati autonomi: chi sono i protestati autonomi?
I protestati autonomi sono coloro che sono stati segnalati come cattivi pagatori e per questo gli risulta molto più difficile del normale ottenere un prestito da un istituto finanziario.
La persona in questione viene iscritta in un registro pubblico, in quanto protestata da un pubblico ufficiale per aver ritardato di qualche mese il pagamento di una rata di un prestito.
Ciò da il diritto all’istituto di credito di sciogliere il contratto e richiedere al debitore di pagare tutte le spese.
Purtroppo questa condizione è stata causata principalmente dalla crisi finanziaria che ha colpito l’Italia negli ultimi anni.
I lavoratori autonomi, infatti, si sono ritrovati con difficoltà economiche sempre maggiori e, dall’altro lato, con l’impossibilità di ottenere prestiti personali per aumentare la liquidità di denaro.
Il tutto, inoltre, viene aggravato dagli accordi di Basilea, i quali si trovano oggi alla terza edizione.
Questi accordi limitano sempre più le possibilità di investimento da parte delle banche, in quanto dividono questi investimenti in tre categorie: quelli sicuri, quelli pericolosi e quelli normali.
Le banche, dunque, tendono ad investire molto poco in finanziamenti rischiosi dato che, giustamente, le probabilità di ottenere il rimborso sono molto basse.
Ovviamente il protesto può anche essere cancellato su richiesta del diretto interessato semplicemente saldando tutti i debiti contratti in precedenza.
Come risolvere il problema? Prestiti a protestati autonomi
In generale, risulta molto più difficile sottoscrivere un finanziamento a un lavoratore autonomo in quanto gode di meno diritti e garanzie rispetto ad un lavoratore con contratto, ma questo problema può essere risolto grazie all’impiego di vari metodi.
Innanzitutto, il lavoratore autonomo deve assolutamente fornire all’istituto creditore tutti i documenti che comprovino la sua situazione finanziaria.
In un secondo momento, gli esperti del settore valuteranno se inserirli di nuovo al credito o meno.
In caso positivo, si procederà alla sottoscrizione del contratto, la quale deve avvenire solo con la presenza di un fideiussore, come detto precedentemente.
In questo caso particolare, il fideiussore deve essere un familiare titolare diretto di un qualsiasi tipo di pensione.
Ciò perché il reddito del protestato autonomo non è fisso.
Infine, il debitore dovrà superare il test del CRIF.
Per seguire questa strada è sicuramente necessario trovare una banca che elargisce questo tipo di prestito e per riuscire nella ricerca basta semplicemente utilizzare il motore apposito di Google.
Tra gli istituti di credito trovati bisogna scegliere quello che appare a prima vista più conveniente.
Per verificare ciò, molti siti mettono a disposizione delle barre che permettono di calcolare il costo e le rate da pagare alla scadenza per l’importo di prestito che si vuole ottenere.
Così facendo si otterrà un preventivo per prestiti a protestati autonomi
Ricapitolando, il debitore ha due possibilità: cercare di annullare il protesto estinguendo i propri debiti oppure superare un test davanti ad una giuria.
In entrambi i casi dovrà, attraverso il proprio progetto, convincere i creditori della buona riuscita del rimborso, ottenendo in poche parole la fiducia della banca.
Prestiti a protestati autonomi :Il microcredito e il CRIF
In conclusione, qualche anno fa si è presentata un’utleriore possibilità che oggi non è più disponibile: il microcredito.
Questo consiste in finanziamenti di piccole somme che vennero individuati come possibilità di far migliorare la situazione dei protestati autonomi.
Con il passare del tempo si stabilì che in realtà il microcredito non aiuta affatto ma aumenta semplicemente i debiti del cattivo pagatore.
L’unica via, dunque resta quella di superare l’esame del CRIF.
I requisiti consistono, innanzitutto, nel presentare programmi dettagliati delle proprie intenzioni, specificando dunque ciò che si vuole fare con la somma prestata e come verranno usati gli introiti.
Ovviamente i profitti preventivati devono essere superiori alle spese.
Il CRIF non è altro che il gestore di un archivio informatico che contiene tutte le informazioni riguardanti i prestiti ottenuti e rimborsati in precedenza.
L’archivio, dunque, contiene sia informazioni positive che negative.
Ogni banca consulta questo archivio nel momento in cui gli viene richiesto un prestito.
Per cui, se si è un protestato autonomo la banca verrà a saperlo e spetterà solo e soltanto agli esperti delegati del settore valutare la possibilità di concedere il prestito.
Concorrono nella decisione, oltre alle informazioni ottenute mediante l’archivio informatico, anche informazioni che riguardano la situazione attuale del debitore, quali il reddito personale attuale e prospettico e il patrimonio disponibile.
Ciò che viene consigliato in queste occasioni è semplicemente di perseverare, in quanto con la calma, la pazienza e la fiducia in ciò che si fa è possibile ottenere qualsiasi cosa.
Infine, è utile considerare la possibilità di contattare il CRIF per ottenere le informazioni sui propri dati personali e valutare la propria posizione.
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